Descrizione
La Pasquarella rappresenta la prima pasqua dell’anno (Pasqua-Epifania).
La tradizione si inquadra nelle date di "passaggio" del calendario agrario (con chiari elementi pre-cristiani). Narrava la tradizione che nel periodo delle dodici notti (tra il solstizio d'inverno e l'Epifania) i morti uscissero dal regno sotterraneo e si incarnassero nell'ultima notte, appunto la dodicesima, negli animali della stalla e che questi ultimi acquisissero il dono della parola. Si riteneva che portasse molta sfortuna ascoltare i discorsi degli animali e che, se avessero parlato male di chi li accudiva, se lo sarebbero portato con loro nel mondo sotterraneo. Era quindi facile vedere in quei giorni i contadini trattare in maniera impeccabile le proprie bestie. Infatti questa era l'unica festa che veniva e viene ancora svolta in casa, al contrario delle altre che solitamente si vivevano in stalla, spesso unico luogo caldo della casa.
Il rito si svolge lungo le vie del centro abitato di Marcetelli, dove un gruppo di cantori esegue un canto benaugurante, rivolto alle abitazioni e alle famiglie, le quali, per ringraziare, offrono dei pasti, piatti tipici del territorio come "u pizzullu", i frittelli, la pasta e dolci vari.
La Pasquarella si tramanda negli anni, di generazione in generazione e va salvaguardata come uso e costume di questa comunità.
Per tutti gli originari di Marcetelli diventa di anno in anno sempre più bello appassionante e piacevole, tornare nel proprio paese, aprire la propria casa e farla benedire dai cantori.
A chi è rivolto
A chiunque
Date e orari
05 gen
05
gen
Costo
Gratuito
Luogo
Punti di contatto
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Ultimo aggiornamento: 10 dicembre 2024, 15:13